Una rissa dietro l’altra durante la movida, il centro storico di Sassari rischia di diventare un far-west

Il centro storico di Sassari rischia di diventare un far-west.

I problemi del centro storico di Sassari sono numerosi. Se ne parla da anni e il dibattito politico prosegue ancora oggi. Ma, dalle buone intenzioni alle evidenze, ce ne passa. E anche parecchio. Lo dimostra l’escalation di violenza che, nelle ultime settimane, sta interessando la zona.

L’ultima, in ordine di tempo, nella notte tra venerdì e sabato. Una parte del corso Vittorio Emanuele semi paralizzato. La rissa riguarda due giovani nigeriani. Volano insulti, spintoni e una bottiglia spaccata in testa. Intervengono le forze dell’ordine e ritorna la calma. Almeno all’apparenza.

Appena due settimane fa, alle luci dell’alba, oltre 300 carabinieri vennero impiegati per sgominare un traffico di droga internazionale. Dei 39 indagati, 37 nigeriani e 2 italiani, responsabili di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

A fine maggio, invece, l’aggressione alla titolare di un’agenzia funebre. “Chiudi o ti ammazziamo” le venne intimato, poco prima di esser stata soccorsa da alcuni cittadini extracomunitari.

Una situazione esplosiva che ha riacceso il dibattito politico, ma anche la rabbia degli esercenti che chiedono maggiori controlli dalle forze dell’ordine con presidi fissi. Richieste finora inascoltate mentre il malessere, e la rabbia, continuano a crescere.

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