I sindaci occupano la Sassari-Olbia per protesta: “Pronti ad andare fino a Roma”. Il sostegno della Regione

La protesta dei sindaci sulla Sassari-Olbia.

“Una mobilitazione sacrosanta, messa in piedi per far arrivare fino a Roma il grido d’allarme che parte da chi è sul territorio e quotidianamente vive le difficoltà legate alla viabilità e al trasporto delle persone e delle merci”. È il commento dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia in merito alla manifestazione che questa mattina ha interessato il Nord Sardegna, unito nel chiedere che il Governo sblocchi la situazione relativa alla 4 corsie Sassari-Olbia attraverso la nomina di un commissario straordinario.

I sindaci occupano la Sassari-Olbia per protesta: “Vogliamo il commissario”. Nuovi guai sui lavori

“È una richiesta che ho fatto e sollecitato più volte al ministro e perfino ai vicepremier Di Maio e Salvini – spiega Frongia – proponendomi nel ruolo di Commissario straordinario in un’ottica di risparmio per le casse regionali e con l’obiettivo di accelerare tutte le opere oggetto di richiesta di commissariamento. Su indicazione del presidente Solinas nella seduta del 25 luglio la Conferenza delle Regioni ha approvato un ordine del giorno che va nella stessa direzione, nel quale si chiede l’individuazione del commissario straordinario nella figura del presidente della Regione”.

“Ad oggi non è arrivata alcuna risposta, un atteggiamento – continua Frongia – che mi spinge a sposare tutte le forme di protesta che verranno messe in piedi in nome e per conto della Sardegna, non ultima l’intenzione palesata stamani di manifestare direttamente a Roma”.

Più in generale, secondo l’assessore “è inaccettabile che la sicurezza stradale dipenda dai tempi biblici dei cantieri in capo ad Anas, come succede purtroppo in Sardegna, e che proprio in virtù di questa situazione fino a oggi non si sia riusciti a contrastare con sufficiente efficacia il fenomeno dell’incidentalità stradale che registra un valore dell’indice di mortalità superiore alla media nazionale. Una situazione non più tollerabile”.

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