Sequestrato e pestato in un magazzino a Sassari, arrestati due fratelli

aggressione a una fermata del bus

Arrestati due fratelli sassaresi.

Prelevato dalla sua abitazione e trasferito in un magazzino dove tre persone lo hanno minacciato e pestato. Vittima di tre balordi, A. M., 40enne di Sassari. L’incursione sarebbe avvenuta per costringere l’uomo a confessare un presunto furto. Confessione che non c’è stata e che per questo è stato ripetutamente colpito alla testa con una tenaglia e un martello.

Riuscito a liberarsi, l’uomo è stato accompagnato dalla convivente al pronto soccorso dell’ospedale civile di Sassari. Con referti al seguito, la donna a metà dicembre ha presentato una denuncia alla polizia.

A conclusione della prima fase delle indagini, gli agenti della sezione reati contro la persona della squadra mobile, hanno ricostruito il fatto e depositato in Procura gli atti.

Per questo motivo, ieri mattina, come riportato da alcuni quotidiani, il Gip di Sassari ha messo due misure cautelari nei confronti di due fratelli P. P. di 56 anni e P. A. di 58, entrambi sassaresi con precedenti penali. Attualmente si trovano rinchiusi al carcere di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Al più grande dei fratelli viene contestata l’accusa di sequestro di persona, minacce aggravate ed estorsione. Al più piccolo, invece, solo l’accusa di minacce aggravate.

La vittima, che era già stata in carcere, ebbe modo di incontrare P. A., il quale cercò di aggredirlo minacciando successivamente di accoltellarlo. Il primo screzio, seguito dal pestaggio avvenuto a metà dicembre per il quale, tuttavia, mancherebbe un terzo uomo.

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