Il dramma silenzioso dei senza tetto a Sassari, restano i vestiti per terra nel luogo della tragedia della fontana delle Conce

La situazione dei senza fissa dimora a Sassari.

Sono numerosi i senza fissa dimora che trascorrono le loro giornate bivaccando nei quartieri di Sassari. Persone cadute in disgrazia dopo un’esistenza dedicata al lavoro, o che hanno perso tutto e non hanno affetti sulla quale poter contare.

Uno di questi era Ion Prisecaru, il clochard di origine romena, morto affogato giovedì scorso. Si era trovato nel mezzo del temporale che, in poche ore, ha fatto traboccare i vasconi e mandato in tilt la città.

Quel che rimane all’esterno della fontana delle Conce, teatro della tragedia, sono i cumuli di vestiti, materassi e valigie utilizzate dall’uomo e altri meno fortunati. Persone che, va detto, sono state contattate dai servizi sociali e che, per diversi motivi, hanno rifiutato l’assistenza.

Muore affogato vicino la fontana di via delle Conce a Sassari

Domani sera, alle 19, nella chiesa di Santa Caterina si terrà una celebrazione per ricordare l’uomo. Ad organizzarla è stata la Comunità Sant’Egidio. “Ricorderemo Ion Prisecaru, conosciuto da tutti come Giovanni. Non vogliamo dimenticare quanto accaduto a Ion e ai tanti che, come lui, vivono e muoiono per la strada“, fanno sapere i responsabili.

Nel frattempo prosegue l’inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari. La magistratura ha aperto un fascicolo e si stanno valutando gli atti e il rapporto della polizia di Stato, utili a risalire ad eventuali responsabilità.

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