L’Università di Sassari riapre agli studenti, l’incognita della didattica a distanza

Le decisioni in vista del nuovo anno accademico.

Salvo imprevisti l’Università di Sassari, a settembre, riaprirà agli studenti le proprie aule e tutti i laboratori. La decisione è stata presa all’unanimità dal Senato Accademico. Il rettore Massimo Carpinelli ha dichiarato che questa fosse la strada più giusta da percorrere, poiché all’interno degli atenei si vive l’essenza stessa della città di Sassari, da sempre un’eccellenza in tutta Italia. Gli studenti, che hanno lamentato parecchie difficoltà con la didattica a distanza, potranno anch’essi dunque ritornare alla loro normalità.

Un primo passo verso questa direzione era già stato fatto nel mese di giugno, con la riattivazione del servizio prestito dei libri nelle biblioteche. Ora l’impegno sarà rivolto alla riapertura totale, ovvero ridare agli studenti la possibilità di frequentare nuovamente le lezioni e svolgere i propri esami in presenza. Ad ogni Dipartimento spetterà la scelta su tempistiche e modalità di riapertura e di messa in sicurezza.

Una decisione indubbiamente importante che giova non solo agli studenti, ma all’intera città di Sassari, che da sempre fa dell’Università uno dei suoi settori trainanti. Il pericolo, infatti, sarebbe stato quello di una grossa perdita del numero di iscrizioni per il prossimo anno accademico, dal momento che la possibilità di seguire corsi ed esami in maniera telematica avrebbe potuto portare una buona fetta di studenti ad optare per l’iscrizione ad una diversa Università in Italia. Da capire, tuttavia, se la possibilità della didattica a distanza rimarrà comunque una valida alternativa per tutti coloro che, per ragioni personali, saranno impossibilitati a frequentare fisicamente le strutture dell’Università.

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