A Siligo il racconto della cultura sarda con Dicios e Fainas

A Siligo il racconto della cultura sarda con Dicios e Fainas

Il racconto della cultura sarda a Siligo con Dicios e Fainas.

L’opera Dicios e Fainas, presentata a Siligo nella Casa Corda Ladu (Strutture Integrate Girasole), curata dalla professoressa Maria Antonia Fara, docente di lettere in pensione, rappresenta un autentico viaggio nella cultura sarda. Si tratta di un impegno che abbraccia oltre trent’anni di ricerche e scritture sui proverbi (dicios) e i mestieri (fainas) che da essi derivano. Con un linguaggio semplice e scorrevole, che riporta alla mente di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo da bambino il suono familiare delle proprie radici, l’opera della professoressa Fara si intreccia con la memoria storica di generazioni che hanno vissuto i cambiamenti dei paesi nell’arco degli ultimi 70 anni.

L’opera, che esplora il significato profondo dei proverbi sardi attraverso racconti che evocano esperienze di vita quotidiana, sarà al centro di una serie di eventi che si svolgeranno nelle Strutture Girasole, centri di riposo e case di accoglienza per anziani e disabili. Qui, le storie e i proverbi sardi prenderanno vita, creando un ponte tra passato e presente, tra la memoria storica e la realtà odierna. Il ciclo di incontri sarà inaugurato dal saluto del direttore, Pier Giovanni Cannas, e dai coordinatori Martina Cannas, Assunta Serra ed Erika Spada. La presentazione e l’organizzazione dell’iniziativa è curata da Maria Antonietta Uras, animatore professionale socio-educativo, la quale, attraverso la sua esperienza nelle strutture sociali, promuove attività finalizzate all’empowerment di individui e gruppi, stimolando il coinvolgimento sociale e culturale.

Il progetto ha già preso avvio con la professoressa Fara a Mores e Thiesi, concludendosi a Siligo e nelle strutture di Ghilarza e Aidomaggiore, dove gli ospiti, tra anziani e disabili, hanno partecipato attivamente agli incontri. Ogni sessione, che dura circa due ore e mezza, è strutturata in modo da presentare il contenuto del libro e lasciare spazio agli ospiti per raccontare, a loro volta, le loro esperienze di vita, spesso in lingua sarda. Gli anziani e disabili, molto attenti e curiosi, si sono mostrati particolarmente entusiasti di questa iniziativa, che li rende protagonisti di un dialogo intergenerazionale, stimolato dalla lettura dei proverbi sardi, accompagnata dalla traduzione in italiano e dall’analisi dei significati.

Ogni incontro si conclude con un gesto simbolico: viene lasciato agli ospiti il racconto lettura, accompagnato da una dedica che riporta brevi cenni di memoria del passato, ringraziamenti per il presente e auguri per il futuro. Un momento di riflessione che, oltre a rafforzare il legame con le tradizioni sarde, rappresenta anche un’importante occasione di socializzazione e di stimolo per la mente degli ospiti, che trovano nei proverbi e nelle storie un modo per condividere ricordi e riflessioni personali. In questo modo, Dicios e Fainas diventa un’opera viva, capace di unire passato e presente in un racconto che non smette mai di evolversi.

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