Chiude il campeggio Li Nibari a Sorso, le motivazioni

li nibari sorso

Lite tra Comune e privati dietro la chiusura del campeggio Li Nibari di Sorso.

Il campeggio Li Nibari di Sorso quest’anno resterà probabilmente chiuso. La vicenda vede al centro tre attori: gli attuali gestori, la società Sardegna Holidays, e le due diverse amministrazioni comunali guidate dal sindaco Giuseppe Morghen fino al 2019 e del sindaco Fabrizio Demelas, dopo.

La società avrebbe, nel tempo, violato il contratto col Comune, in quanto non avrebbe mai compiuto gli investimenti di 1,3 milioni previsti. Inoltre, avrebbe violato il divieto di subaffitto, cedendo la gestione del Lido di Sorso all’imprenditore Antonello Zappino. Altresì, sarebbe rimasta indietro con alcuni canoni, poi pagati massivamente a ridosso delle elezioni del 2019.

Con la nuova amministrazione guidata dal sindaco Fabrizio Demelas, l’amministrazione ha cambiato strategia, chiedendo la rescissione del contratto al tribunale, proprio per via delle inadempienze della Sardegna Holidays. La società, a sua volta, non intende proseguire nella gestione del campeggio. Pertanto, in attesa della decisione del tribunale, ha via via cessato la gestione, chiedendo, come ultimo atto, lo sgombero dei piazzali da parte dei titolari di tende o roulotte.

Il comune di Sorso perderà, oltre ai canoni di affitto del campeggio, anche gli introiti delle tasse di soggiorno che avrebbero pagato i clienti. Oltre a 200 posti letto, col campeggio quasi sempre completamente pieno. Il comune cercherà di evitare ulteriori perdite mettendo all’asta il campeggio, valutato 4 milioni di euro. Dieci anni fa la valutazione del campeggio era di 6,4milioni, quindi 2,5milioni in più. Prima di bandire la gara, il comune dovrà attendere la decisione del tribunale in merito alla rescissione del contratto con la Sardegna Holidays.

Il pericolo è che all’asta per la cessione del campeggio, come nel 2013, non partecipi nessun acquirente. Il danno per il comune di Sorso, in questo caso, sarebbe ancora più ingente.

Condividi l'articolo