La riqualificazione dell’ex caserma di Sorso.
L’ex caserma dei carabinieri di Sorso, parte dell’antico convento seicentesco dei Frati Minori Osservanti, diventerà presto un Centro polifunzionale – Museo esperienziale in Agricoltura e Polo del Gusto.
È arrivato infatti in questi giorni l’ok dell’esecutivo allo Studio di fattibilità tecnico-economica che darà il via a un corposo programma di interventi sull’edificio nel centro storico della Città che complessivamente si compone di due piani di circa 479 metri quadri ciascuno, oltre il garage di 62 metri quadri e la corte interna, per una superficie complessiva lorda di intervento pari a 1020 metri quadri.
Il percorso di riqualificazione e valorizzazione del grande edificio, che costituisce una parte importante del patrimonio storico-architettonico nel cuore della città, riporterà alla massima fruibilità una struttura attualmente in uno stato di degrado e abbandono.
Il progetto preliminare, realizzato sulla base di tutte le prescrizioni imposte dai vincoli di natura storico-archeologico-architettonica, dalle classificazioni e gli usi previsti dal Piano paesaggistico regionale, dal Puc e dal Piano particolareggiato del Comune di Sorso, ha come obiettivo primario la riqualificazione e la valorizzazione del palazzo attraverso una riorganizzazione degli spazi interni che lo trasformerà in un Centro polifunzionale, Museo esperienziale e Polo del Gusto, che si presterà a un utilizzo estremamente versatile sia sotto il profilo culturale-identitario sia di promozione del territorio e delle sue produzioni agroalimentari di eccellenza.
Con la prima tranche di lavori si procederà dunque a realizzare quanto previsto nei lotti I e II con risorse che arrivano nelle casse comunali direttamente dalla Regione Sardegna (Assessorato Enti Locali e Assessorato ai Lavori Pubblici) per un ammontare complessivo di 900mila euro. Il nuovo assetto della ex caserma consentirà la strutturazione degli ambienti interni del palazzo in 5 aree polifunzionali: l’area dedicata allo studio, alla ricerca e alla divulgazione; l’area dedicata al museo esperienziale dell’Agricoltura; l’area didattica e di laboratorio; l’area amministrativa e l’area commerciale e ricreativa.
Le finalità del progetto di restauro e riuso.
“Il Centro – dichiara il sindaco Fabrizio Demelas – che si affaccerà sulla centralissima Piazza Marginesu, diventerà un luogo cardine nella promozione del territorio, delle sue risorse e dei suoi attrattori culturali e identitari, un sito privilegiato per la realizzazione di iniziative legate al turismo rurale ed esperienziale, alla cultura e alla civiltà contadina in funzione di un nuovo modello di sviluppo economico del territorio. Questo intervento, unito a quello per la riqualificazione delle Piazze, è il frutto di un intenso impegno profuso dall’amministrazione comunale insieme al consigliere regionale e comunale Antonello Peru che è riuscito a reperire i fondi regionali necessari per realizzare l’opera”.
Tra le attività – continua il primo cittadino – vi potranno essere: la creazione di percorsi di educazione alimentare, di laboratori enogastronomici e del gusto, l’organizzazione di seminari aperti (incontri con esperti, incontri di orientamento) destinati a tecnici e operatori del settore agro-alimentare, il coinvolgimento del Centro in iniziative di ricerca applicata, di sperimentazione e di trasferimento tecnologico, la formazione professionale in agricoltura e lo sviluppo della cultura di impresa, la realizzazione di politiche e progetti dedicati allo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alle tematiche ambientali e dell’agricoltura sociale”.
“Il Centro esperienziale – aggiunge sulla stessa linea l’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo Marco Greco – rappresenta una iniziativa originale che, attraverso la promozione dell’identità e della cultura legata alle produzioni agroalimentari e lo sviluppo di itinerari fisici, narrativi e sensoriali, in cui l’esperienza diretta è l’elemento centrale, intende rappresentare uno strumento attivo e partecipato di promozione del territorio, delle sue risorse e dei suoi attrattori storici, culturali e ambientali in una logica integrata. Un vero e proprio laboratorio, destinato a promuovere, organizzare, raccogliere e applicare modelli di sviluppo locale in un’ottica di multifunzionalità e di aggregazione delle competenze, in linea con le attuali politiche europee e tutti i trend di settore. In questo senso la struttura potrà quindi avere l’importante ruolo di forum di riferimento per la promozione e l’attuazione partecipata di politiche attive di valorizzazione e di sviluppo economico territoriale nell’ambito di azioni più ampie di Area vasta e di Distretto”.
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