Sorso, il sindaco e le linee programmatiche: “Faremo ancora meglio”

Il sindaco di Sorso ha presentato le linee programmatiche

Consiglio comunale di Sorso quasi interamente dedicato alla presentazione delle Linee programmatiche di mandato del sindaco. In Aula le azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato per gli anni 2024/2029 da parte il sindaco confermato, Fabrizio Demelas.

“Il percorso che dobbiamo immaginare da qui al 2029 non prende forma oggi – ha sottolineato il sindaco in apertura – ma ha origine già nel 2019, con un filo conduttore che unisce in maniera coerente questi due mandati ed è legato a una visione di crescita e di sviluppo a medio e lungo termine. Oggi siamo ancora qui perché i sorsensi ci hanno rinnovato la loro fiducia chiedendo a gran voce di garantire continuità proprio a quel percorso di responsabilità e di impegno che è iniziato 5 anni fa. E questo ci spinge a fare ancora meglio”.

Tre i principi cardine su cui punta. “La consapevolezza del primato del patto di concretezza e continuità sottoscritto con i cittadini; la cultura del risultato, “perché ai cittadini interessano i fatti e non le chiacchiere”, ha detto; e la consapevolezza che solo attraverso un confronto costruttivo sui temi e sui progetti da portare avanti, è possibile perseguire quell’interesse superiore che è l’interesse l’interesse collettivo, della comunità”.

La Città metropolitana

“I territori all’area metropolitana, insieme alla politica espressione dei territori all’interno dell’area metropolitana, devono attivarsi e operare trasversalmente affinché oltre al percorso di perfezionamento che porterà alla operatività della Città metropolitana – ha affermato Demelas – si risolva la questione della sperequazione che ha subito il nord ovest della Sardegna rispetto, in particolare, all’area della Città metropolitana di Cagliari. Si parla di 700 milioni euro negli ultimi otto anni, come emerso da uno studio della Rete metropolitana del 2023”.

Trsporti

“Sono interventi di carattere infrastrutturale necessari e urgenti quelli che riguardano le porte di accesso all’area metropolitana – ha spiegato il Sindaco – il porto e l’aeroporto, una rete ferroviaria più moderna che li colleghi meglio ai nostri territori, con un sistema unico metropolitano del trasporto pubblico locale. Un sistema integrato che coinvolga tutta l’area metropolitana a partire dai nodi principali, che sono le città”.

Lavori pubblici e urbanistica

“Su altri temi quali opere pubbliche, manutenzioni, decoro, completamento delle urbanizzazioni primarie, fruibilità degli spazi pubblici, in generale sul tema della qualità urbana e anche su quello della mitigazione del rischio idrogeologico – ha detto il Sindaco – continueremo sulla strada seguita in questi anni, con risultati che hanno portato Sorso ad essere una città avviata verso un percorso di modernizzazione. Elemento questo che ha un impatto importante anche in termini di rigenerazione sociale e di miglioramento della qualità della vita. Tra gli interventi che riguardano l’adozione e l’attivazione degli strumenti urbanistici – ha proseguito – c’è quello riguardante la variante al Piano di utilizzo del litorale già varata, con i passi successivi ora legati all’ottenimento del parere paesaggistico da parte dell’Ufficio Tutela del Paesaggio, alla predisposizione dei bandi per l’affidamento delle nuove concessioni demaniali, e all’impegno per la realizzazione di nuove aree di sosta lungo la fascia costiera”.

Il problema della casa

“Oggi sempre più nuclei familiari, anche a Sorso, incontrano difficoltà insormontabili nel reperire e nel riuscire a garantirsi un’abitazione dignitosa – ha affermato il primo cittadino. Le prime difficoltà sono certamente di carattere economico. Negli ultimi decenni la politica, quella che poteva e doveva, sulla questione delle politiche abitative ha fatto troppo poco, direi quasi niente. Lo Stato in particolare da un lato indirizzava miliardi, centinaia di miliardi di euro di risorse pubbliche per permettere, sotto la veste nobile degli interventi di riqualificazione energetica, a chi già una abitazione l’aveva e che magari poteva permetterselo di suo, di ristrutturare il proprio alloggio (in alcuni casi nemmeno l’unico di proprietà), dall’altro destinava pochi spiccioli all’Edilizia residenziale pubblica per garantire un alloggio adeguato a quella parte della popolazione non riesce ad accedere al mercato privato”.

Edilizia residenziale pubblica

“Il patrimonio dell’Edilizia Residenziale Pubblica non solo a Sorso, ma in Sardegna, e si può dire in tutto il Paese, è assolutamente insufficiente oltre che abbandonato al degrado. Sono pochi gli alloggi e quelli esistenti sono privi di manutenzione. Un Sindaco, con gli strumenti che l’ordinamento gli mette a disposizione, non può certo da solo riportare su binari più virtuosi scelte che competono e appartengono prevalentemente alla politica nazionale e regionale sul tema dell’Edilizia Residenziale pubblica. Ha però pur sempre, tutti noi lo abbiamo, il dovere, unendo le nostre forze con quelle dei rappresentanti territoriali presenti nelle sedi istituzionali regionali e statali, con quelle degli altri Sindaci, al fianco delle Associazioni dei Comuni, di fare tutto il possibile per trasferire nelle sedi opportune la giusta consapevolezza sulla dimensione allarmante che sta raggiungendo l’ “emergenza abitativa” nelle nostre comunità, perché si attivino urgentemente percorsi riparativi, iniziando a destinare risorse pubbliche in forma massiccia alla costruzione di nuovi alloggi popolari e alla manutenzione dell’esistente”.

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