La scultura della Madonna “Noli Me Tollere” a Sorso.
L’artista locale Nicola Urru ha scolpito la Madonna di Noli Me Tollere nella sabbia di Platamona, accompagnando la sua creazione con una toccante preghiera per la pronta guarigione di Marta Mura. Questo gesto, intriso di profonda speranza, ha suscitato un’ondata di commozione e solidarietà in tutta la Romangia.
Il video dell’opera.
Il video dell’opera di Urru è stato condiviso sui social network, diventando virale in pochissimo tempo e ricevendo decine di commenti carichi di sostegno e affetto per Marta e la sua famiglia. L’immagine della Madonna, scolpita con maestria nella sabbia dorata, rappresenta un simbolo di conforto e protezione per tutti coloro che attraversano momenti di difficoltà e dolore.
Le condizioni della ragazza sono in miglioramento.
Nelle scorse ore si è risvegliata e sono in costante miglioramento le condizioni della ragazzina rimasta coinvolta in un incidente stradale giovedì scorso sulla strada di Sennori. La 16enne, poco dopo il trasporto d’urgenza all’ospedale civile Santissima Annunziata, era entrata in arresto cardiaco e successivamente si erano resi necessari due interventi chirurgici.
Il ringraziamento dei frati.
Dopo l’incidente, i frati del santuario dedicato alla Madonna “Noli Me Tollere” avevano invitato alla preghiera per la giovane, gravemente ferita. Ieri sera, alle 19, con l’apertura del Mese mariano, si è svolta una Santa Messa di ringraziamento in onore della Beata Vergine.
La devozione alla Madonna “Noli Me Tollere” a Sorso.
Secondo la tradizione, il 26 maggio 1208 la Madonna apparve ad un muto che si aggirava per la spiaggia di Sorso. La Vergine chiese al muto di tornare subito in paese e di riferire al sacerdote e ai compaesani di andare a prenderla, offrendo loro in cambio protezione dai pirati saraceni. Il povero uomo, disperato per non sapere come fare a comunicare fu incoraggiato dalla Madonna e, arrivato in paese, ebbe inaspettatamente il dono della parola. Il popolo gridò al miracolo e, una volta accorso nel luogo indicato dall’uomo al posto dell’apparizione trovò una statua della Madonna.
Il simulacro venne trasportato in paese, nella parrocchia di san Pantaleo. La mattina seguente però la statua scomparve. Venne cercata dappertutto per giorni, finché non venne ritrovata in cima a un albero d’olivo. Fu riportata in chiesa, ma la notte sparì di nuovo e fu ritrovata sulla medesima pianta, ma stavolta sotto i piedi un pietra sulla quale erano incise le parole “Noli Me Tollere“. Il popolo comprese che quello dovesse essere il luogo dove voleva esser venerata.