I festeggiamenti per la Madonna “Noli Me Tollere” a Sorso.
A Sorso entrano nel vivo i festeggiamenti in onore della Madonna “Noli Me Tollere“. Questa sera, alle ore 18 l’accompagnamento della Bandiera dalla casa del presidente, Antonio Spanu, al santuario. La Santa Messa delle 19 sarà presieduta dal ministro provinciale, padre Matteo Siro.
Le celebrazioni nel santuario.
Domani, 26 maggio, solennità della Madonna “Noli Me Tollere”, nella solennità della Santissima Trinità, presiedono le Sante Messe alle ore 6 il rettore del santuario, padre Danilo Pischedda. Alle ore 7 il parroco di San Pantaleo, don Luca Collu. Alle ore 8 celebrerà il vice parroco, don Tore Bulla. Alle ore 9 il predicatore, mentre alle ore 10:30 il padre provinciale padre Matteo Siro. I sacerdoti di Sorso concelebreranno alle ore 18. Al termine della Santa Messa delle 18 si snoderà la tradizionale solenne processione con la Bandiera della Beata Vergine “Noli Me Tollere“.
I festeggiamenti civili.
Per quanto riguarda i festeggiamenti civili, ieri sera si è svolta la commedia dialettale “Vidda Iradda” di Agostino Pinna. Questa sera, alle 22, ci sarà la serata musicale “Nostalgia ’90“. Domenica 26, sempre alle 22, si terrà il concerto dei Bertas.
La devozione alla Madonna “Noli Me Tollere” a Sorso.
Secondo la tradizione, il 26 maggio 1208 la Madonna apparve ad un muto che si aggirava per la spiaggia di Sorso. La Vergine chiese al muto di tornare subito in paese e di riferire al sacerdote e ai compaesani di andare a prenderla, offrendo loro in cambio protezione dai pirati saraceni. Il povero uomo, disperato per non sapere come fare a comunicare fu incoraggiato dalla Madonna e, arrivato in paese, ebbe inaspettatamente il dono della parola. Il popolo gridò al miracolo e, una volta accorso nel luogo indicato dall’uomo al posto dell’apparizione trovò una statua della Madonna.
Il simulacro venne trasportato in paese, nella parrocchia di san Pantaleo. La mattina seguente però la statua scomparve. Venne cercata dappertutto per giorni, finché non venne ritrovata in cima a un albero d’olivo. Fu riportata in chiesa, ma la notte sparì di nuovo e fu ritrovata sulla medesima pianta, ma stavolta sotto i piedi un pietra sulla quale erano incise le parole “Noli Me Tollere“. Il popolo comprese che quello dovesse essere il luogo dove voleva esser venerata.