Nicola Urru dedica una scultura di sabbia a Papa Francesco.
Una preghiera per Papa Francesco sulla sabbia di Platamona. È la nuova opera dell’artista Nicola Urru, che ha realizzato al quinto pettine una monumentale scultura raffigurante il pontefice nell’atto di abbracciare un bambino e stringere un pastorale a forma di croce, sulla cui sommità si posa una colomba.
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Un omaggio di vicinanza al Santo Padre, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma e ancora in prognosi riservata. Non è la prima volta che Urru realizza sculture di sabbia a Platamona, dedicate anche alla Fede. ”Lo conosciamo tutti come il campione dell’azione incidentale e della noncuranza dei codici istituzionali. Un linguaggio nuovo, al servizio di idee e indirizzi diversi per la Chiesa e il papato. Che dire lo amiamo proprio per questo suo carisma così unico. Ma cosa vuol dire “carisma”? – ha scritto Urru in una riflessione nella sua pagina social -. Carisma non vuol dire “fascino”, può voler dire “grazia”, o almeno questo è il significato etimologico della parola. Una parola complessa, piena di applicazioni, spesso usata fuori luogo, ma nel nostro linguaggio comune come possiamo identificare il carisma nel Papa?”.
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”Possiamo dire che il carisma è sempre non verbale – aggiunge l’artista – non è mai ciò che si dice, ma come lo si dice. È l’emersione di un contenuto interiore attraverso i gesti, gli sguardi, i movimenti, i toni della voce. Francesco è speciale proprio nei suoi gesti, nelle azioni, nel suo parlare, nella sua corporalità, dove dimostra di non essere un monumento, di non essere imperatore della cristianità, non è né corpo eucaristico, né simulacro sacrale, ma è sempre, in ogni suo gesto o movimento o atteggiamento, tre gradini sotto al palco, giù dal trono, via dalla parete, svestito dai paramenti, senza armatura, il suo è un gesto umile e fuori sede”.
”Compie la sua missione da uomo tra gli uomini – ha scritto l’artista -. Se bacia un bambino è un uomo, uomo come il prossimo suo, che bacia un bambino, ed il fatto che in realtà sia Papa, il Papa, crea a livello cognitivo, in chi lo osserva, quella straordinaria meraviglia distonica che rende esemplare, simbolico e “rivoluzionario” il suo gesto. La rivoluzione non sta nel fatto che l’Uomo si fa Papa, ma nel fatto che il Papa si fa Uomo”.
L’artista ha aggiunto che il Papa è carismatico nella sua noncuranza dei codici istituzionalizzati e retoricizzati. “Nell’esser passato dallo stato “umano” meramente umano a quello simbolico “papale. A lui la Sardegna tutta si raccoglie in preghiera”, ha concluso nel suo post.