La sentenza del tribunale di Sassari.
I 3 pescatori di Sorso accusati di violenza e reati ambientali nelle Bocche di Bonifacio dovranno essere estradati in Corsica. A deciderlo è stato il tribunale di Sassari, ma la decisione potrebbe essere ribaltata dalla Cassazione. I fatti risalgono allo scorso 2 luglio 2020, ma i giovani sono stati arrestati poche settimane fa.
La vicenda.
I pescatori, rispettivamente di 27, 30 e 31 anni, erano stati sorpresi, nel luglio 2020, a pescare nella riserva delle Bocche di Bonifacio, in territorio francese. Una volta scoperti, avrebbero tentato la fuga verso le coste sarde minacciando con i fucili da sub i guardiani.
A circa un anno di distanza, sabato i carabinieri di Sorso hanno notificato i mandati di cattura disposti dalle autorità francesi e accompagnato i 3 nella casa circondariale di Bancali.
La decisione.
Ieri il procuratore generale del tribunale di Sassari ha accolto la richiesta di estrazione dei pescatori in territorio francese. Secondo i giudici i fatti si sono consumati nel territorio corso e per questo motivo a giudicare dovranno essere i colleghi d’oltralpe, ma potranno essere perseguiti anche in Italia avendo commesso reati punibili dal nostro codice penale.
La decisione potrebbe essere ribaltata da un ricorso in Cassazione qualora i pescatori decidessero di impugnare la sentenza della Corte d’Appello. Unica speranza per evitare di espiare la pena in Corsica.
Le accuse.
I giovani pescatori di 27, 30 e 31 anni, sono accusati di violenza, minaccia contro pubblico ufficiale, ostacolo alle funzioni di un funzionario, violazioni di reati in materia ambientale, pesca all’interno di area destinata a riserva naturale protetta.
Be the first to comment on "Pesca abusiva nell’area protetta della Corsica, i marinai di Sorso verso l’estradizione"