L’Aics Sassari in prima linea contro lo spreco alimentare

Il progetto Food4Life dell’Aics Sassari.

Il progetto “Food4Life”, finanziato dall’assessorato regionale alla Sanità e dal Ministero del lavoro, è il nuovo onere, onore di cui si è voluto far carico il comitato provinciale AICS Sassari. Il presidente, Franco Cassano, ricorda sempre con orgoglio quanto l’organizzazione rappresenti da lungo tempo un punto di riferimento fondamentale per la comunità locale, dal punto di vista sportivo, culturale e sociale. “Quest’ultimo programma che coordineremo in ambito provinciale, pertanto, è solo un ulteriore e naturale passo al servizio della cittadinanza, che sa di potersi fidare di noi”, dice.

Sconfiggere lo spreco alimentare.

Dal mese di maggio è stato avviato lo sviluppo dell’ambizioso piano di sensibilizzazione sulla lotta allo spreco alimentare e le nuove forme di povertà. La campagna durerà fino a ottobre ed è mirata a trasformarsi in una durevole rete di volontari in grado di coinvolgere ad ampio raggio scuole, famiglie, aziende produttrici, trasformatrici e distributrici di cibo, enti del terzo settore e qualunque altro attore che maturi il proposito di unirsi in corso d’opera. “Avvieremo seminari presso vari istituti scolastici del territorio, alla ripresa delle attività didattiche – afferma Cassano – sì da fornire alla popolazione gli strumenti di comprensione e azione sul tema, grazie a esperti da noi selezionati con cura che divulgheranno materiale idoneo. Intanto procediamo con alcuni workshop presso il “Piccolo Teatro”, entro la nostra sede operativa, oppure con formula online; il primo ha avuto luogo giovedì 5 agosto, con relatori Andrea Nesi, responsabile nazionale di AICS Ambiente, e Marida Cau, biologa nutrizionista. Abbiamo potuto accogliere un  numero considerevole di persone interessate, garantendo il rispetto delle normative anti Covid-19″.

La “Carta Food4Life”.

L’innovazione del progetto risiede nel promuovere di concerto modelli sostenibili di produzione e consumo nell’ambito agroalimentare, da un lato, e un sistema di recupero delle eccedenze di cibo perché possano accedervi le fasce più povere, dall’altro. Non è un mistero, invero, che la diffusa inconsapevolezza nei consumi comporti sprechi a tutti i livelli, che si ripercuotono a catena sull’ambiente e sul tessuto sociale; l’urgenza di attivarsi nel merito si percepisce meglio se si guarda all’aumento significativo delle famiglie in stato di bisogno rilevato in città nell’ultimo anno. “La situazione è seria e confidiamo in una consistente partecipazione. L’atto finale di questo grande lavoro sarà la sottoscrizione, da parte di vari aderenti, della “Carta Food4Life”, un insieme di semplici punti programmatici che stabilizzeranno e guideranno l’attività della rete futura“, ricorda ancora Cassano.

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