Continua il braccio di ferro per i rimborsi tra giocatori e società.
I giocatori e il tecnico della Torres non ci stanno e rispondono punto per punto al comunicato del presidente della squadra Sechi con il comunicato che riportiamo integralmente qui di seguito:
“Noi sottoscritti, Alberto Cossentino, Vincenzo Guarino, Daniel Bilea, Alessandro Antonio Masala, Gabriele Pintori, Alessandro Vagge, Ador Gjuci, Alessio Virdis, Edoardo Colombo, Francesco Bianco, Davide Viale, Andrea Congiu, Michele Pisanu, Simone Milani, Marco Russu, Alessio Rizzi, Stefano Ruiu, Samuele Pinna, Marcos Luciano Sartor Camiña, Flavio Santarelli, Riccardo Pinna, Angelo Giacomo Demartis, Marco Mariotti, con riferimento al comunicato stampa del Presidente Sechi, riteniamo necessario precisare quanto segue:
in primo luogo si fa presente che il contenuto della lettera inviata alla società è stato distensivo ed interlocutorio.
Prima di inviare la predetta comunicazione il nostro Avvocato Carlo De Cesaro ha peraltro formalmente interpellato il Consiglio Federale della FIGC, il quale ha precisato chiaramente che l’autorizzazione a procedere non è ovviamente necessaria per i tentativi bonari di risoluzione delle controversie, come nel caso di specie. Non corrisponde quindi a verità quanto indicato sul punto nel predetto comunicato stampa.
Giova precisare, altresì, che ci si è trovati costretti ad inviare la più volte citata comunicazione in quanto, ormai da tempo, non si è avuto alcun contatto con il presidente, nonostante i numerosi tentativi dei tesserati in tal senso.
Comprendiamo bene la situazione gravissima che tutto il Paese è costretto a vivere e ci pare quantomeno inopportuna la strumentalizzazione del signor Sechi, che in più occasioni ha richiamato la pandemia in corso volendoci fare apparire come persone insensibili e venali.
In realtà ci siamo limitati a chiedere al presidente, in occasione del prossimo pagamento da parte della Regione Sardegna del contributo ex L. 17/1999, che ci venisse corrisposto il nostro rimborso spese. Ciò in quanto, come peraltro ricavabile da tutti poiché pubblicato sul sito istituzionale del predetto Ente, detto contributo viene concesso tenendo conto del compenso agli atleti e ad un tecnico.
D’altra parte, in attesa di conoscere le sorti del campionato, continuiamo quotidianamente a svolgere gli allenamenti individuali sulla base delle tabelle che ci vengono fornite.
La nostra domanda quindi è: se il contributo comprende una quota a titolo di compenso per gli atleti e del tecnico, perché non destinarlo ai diretti interessati? Tutto qua.
Ci si trova anche costretti a smentire quanto affermato dal presidente con riferimento all’asserita regolarità dei pagamenti. La squadra infatti ha iniziato a prestare la propria attività dal giorno 23 luglio 2019 ed i rimborsi sono stati corrisposti a decorrere dalla mensilità di settembre 2019. Ad oggi pertanto i giorni dal 23 al 31 luglio e tutto agosto risultano impagati.
Non ci risulta che il preparatore atletico Mascaro ed il preparatore dei portieri Tore Pinna si siano dissociati; gli stessi infatti si sono dimostrati e si dimostrano tuttora vicini alla squadra e non hanno aderito alla richiesta in esame in quanto estranei alla predetta contribuzione Regionale.
Si precisa altresì che chi ha ricevuto il sussidio statale ha puntualizzato di non vantare alcuna richiesta in relazione alla mensilità corrispondente.
Infine è doveroso smentire quanto asserito dal presidente, nella parte in cui afferma che qualcuno di noi sia stato “costretto” a firmare.
Detta illazione è di una gravità inaudita, peraltro aggravata dalla diffusione sul sito internet della squadra e sui social. Noi firmatari della lettera ci siamo confrontati e nessuno di noi ha mai pronunziato detta frase. Anzi. Qualcuno di noi ha riferito frasi molto gravi e di dubbio gusto pronunciate dal presidente una volta ricevuta la lettera che non riportiamo in questa sede, per non incorrere nelle stesse responsabilità del presidente, ma che verranno fatte valere nelle sedi opportune qualora si rendesse necessario.
Da ultimo, evidenziamo che abbiamo agito nella più assoluta riservatezza e non a mezzo comunicati stampa o pubblici proclami; eppure avremmo potuto farlo. Il presidente invece ha fatto il contrario: con il suo comunicato e con la sua diffusione sui social ha reso di pubblico dominio fatti che fino a quel momento risultavano coperti dal massimo riserbo e che lui, e solo lui, ha messo in piazza. Fatti che denotano le gravi difficoltà economiche dei tesserati e che il presidente, a differenza nostra, ha reso di pubblico dominio.
Tutto ciò poteva e doveva essere evitato per il bene della Torres e della dignità di noi tesserati“.
Fin qui il comunicato di risposta al presidente della squadra. I giocatori hanno poi diffuso una lettera ai tifosi per spiegare la situazione ai sostenitori del sodalizio rossoblu.