Vittoria e primato stagionale italiano.
Il più forte atleta delle categorie giovanili di salto in alto degli ultimi anni è di Sassari, campione italiano anche per il 2021.
Massimiliano Luiu, 18enne sassarese, studente all’ultimo anno dell’alberghiero, pratica l’atletica da quando aveva 9 anni, spinto dai suoi fratelli Samuele di 23 anni e Gabriele, di 27 anni: “Loro, che erano atleti, mi hanno convinto a provare – spiega Massimiliano -. Sono le mie rocce, sono come dei migliori amici ma con un rapporto molto più stretto”.
Carriera di tutto rispetto per il giovane atleta della Libertas Sassari. “Ho vinto il campionato italiano per quattro anni, due volte nella categoria allievi – 2018 e 2019 – e due nella categoria juniores – 2020 e 2021 “, racconta orgoglioso. L’ultimo successo due giorni fa, ai Tricolori Indoor di Ancona, con la vittoria del campionato italiano e un salto di 2,12 metri, primato stagionale italiano che gli consentirà di partecipare anche ai Campionati Europei. “Dedico la vittoria a mia madre, che mi ha sempre sostenuto e che non mi ha mai fatto mancare nulla, e voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno seguito, per tutto il tifo che mi hanno fatto. Ho un personale di 2.13 all’aperto, quindi un po’ me l’aspettavo. Sono contento perche ho fatto il salto minimo per qualificarmi agli gli Europei proprio ad inizio stagione, quindi questa potrebbe essere la stagione della mia “nascita“. Sento che ho ancora tanto, ma tanto, da dare, sento che posso migliorare tantissime cose, e spero di riuscirci”.
Un successo costruito e ottenuto grazie all’allenamento costante. “Mi alleno 6 volte alla settimana per circa 2 ore, faccio andature e potenziamento a corpo libero, come gradinate, balzi, prove di salti e di rincorse. Bisogna metterci il cuore, perche in questo sport ci vuole soprattutto quello, e poi, certo, allenarsi e allenarsi ancora, perche nessuno nasce campione. Il mio modello è Mutaz Essa Barshim. C’è una persona che mi ha aiutato tanto, il mio allenatore Crescezio Carboni, Nei momenti di difficoltà e di sconforto lui c’è sempre stato, è come un secondo padre per me”. Tanto allenamento, ma senza esagerare. “Sono un ragazzo che sa gestire bene il tempo tra lo sport e il divertimento. Qualche piccola rinuncia ci sta, ma mi godo la vita“.
L’età e i risultati consentono di sognare in grande. “Il mio obiettivo è di partecipare alle Olimpiadi e di diventare il più forte saltatore del mondo, è il mio sogno sin da quando ero piccolino”.
Solo e soltanto salto in alto. “Il bello del salto in alto è che in quei 10/20 secondi tra rincorsa e fase di volo non pensi a nulla. Magari hai dei problemi con gli amici, i fratelli o qualunque altro problema. Ma quando salti non ci pensi più. È come se entrassi in una bolla spaziotemporale che dura poco, troppo poco purtroppo. Un tempo praticavo e seguivo anche il calcio, in particolare la Juventus, però da tanto tempo non più. Non mi importa più nulla, sinceramente, di tifare le squadre. Tanto se le tifo o no, loro non cambia nulla”.