Le parole del centrocampista Daniele Bianchi.
Il Sassari calcio Latte Dolce punta la prua verso l’ultima gara del girone di andata del campionato di serie D, girone C. L’ultima gara di un 2019 che ha scritto le pagine più importanti della storia della società sassarese, in attesa che un 2020 tutto da scrivere regali nuove gratificazioni e soddisfazioni a chi crede e scommette sul progetto, dalla dirigenza ai giocatori, dallo staff tecnico all’intero mondo biancoceleste. Il Natale però è ancora lontano, per cui “buonismo” a parte l’attenzione è tutta al match che sabato prossimo, in anticipo, ore 14,30 allo stadio “San Ciro” di Portici opporrà l’undici di mister Stefano Udassi ai padroni di casa. Dopo 16 gare disputate, reduce dal 2-0 rimediato sul campo della vice capolista Ostiamare, il Portici è attualmente al limite della zona playout (17 pt) ma sole tre lunghezze dal pieno centro classifica. Formazione insidiosa da affrontare senza distrazioni. Avversario da rispettare ma non certo da temere, da affrontare con il chiaro intento di fare bene e portare a casa il miglior risultato possibile.
Daniele Bianchi, centrocampista del Sassari calcio Latte Dolce: “Siamo contenti del percorso fatto sino ad ora. Contenti ma mai soddisfatti, perché le somme si tirano sempre e soltanto alla fine. Ad oggi i 32 punti in classifica, per una squadra come il Sassari Latte Dolce in crescita anno dopo anno, sono un ottimo bottino. Abbiamo rallentato il cammino a causa delle tre sconfitte dello scorso mese, delle quali personalmente reputo immeritate quelle con l’Ostiamare e Tor Sapienza, ma non ci siamo fermati ed anzi abbiamo ripreso a correre”.
“Dobbiamo guardarci indietro solo per raccogliere le tante certezze acquisite, pronti a lavorare sul dettaglio in vista della trasferta di Portici e in prospettiva del girone di ritorno. Il cammino è lungo, dobbiamo pensare al rettangolo verde e dedicare tempo alle chiacchiere. Dobbiamo pensare a noi: se ci concentriamo sulla nostra crescita allora le difficoltà naturali del nostro cammino diventeranno stimoli per crescere e le vittorie saranno un momento ancora più bello di condivisione degli sforzi fatti. Al momento terza, seconda, prima o quinta posizione contano davvero poco. Non sentiamo la pressione ma le pressioni, in positivo, ce le mettiamo noi stessi perché fa parte della nostra mentalità. La società ci permette di lavorare con serenità, rispondiamo con la massima abnegazione sapendo che il risultato è una componente dalle tante variabili. Ciò detto è senza dubbio l’equilibrio è la forza di questo ambiente”.
“Domenica scorsa abbiamo incontrato una squadra esperta, che nelle ultime partite ha dimostrato di essere in crescita. Partita non bella, anche per via di un campo in condizioni pessime, dove un episodio può cambiare l’inerzia della gara. Sono partite difficili: si poteva vincere ma si rischiava anche di perdere. Chiaro che vorremmo sempre vincere, giocando bene e offrendo spettacolo, ma non sempre si riesce anche se noi lavoriamo sempre alla ricerca della prestazione ottimale. Non cerchiamo scuse, ma è vero che un campo in pessime condizioni non agevola chi cerca di imporre il suo gioco. Non mi sono mai piaciuti gli alibi ma questo è un dato di fatto: il manto è al limite della praticabilità. Siamo diventati un osservato speciale per gli avversari? Si, e lo dico con soddisfazione perché certifica il lavoro di crescita. Latte dolce è un quartiere di Sassari e non è più una sorpresa: bene così. Fiducia, serenità e consapevolezza sono componenti caratterizzanti che devono accompagnare il percorso di una squadra dal primo giorno di preparazione sino all’ultimo in calendario. Bisogna spesso anche sforzarsi di ricercarle, perché la stagione è lunga e il percorso è fatto di vittorie, pareggi e sconfitte: fiducia, serenità e consapevolezza devono essere il comune denominatore in ognuna di queste situazioni. Siamo un gruppo di lavoro, e la positività deve essere il nostro pane. Stiamo bene, ed ora affronteremo la difficile trasferta di Portici, team che ha costruito la sua classifica prevalentemente in casa, vedi le vittorie con Budoni e Aprilia. Le feste? Avremo tempo per riposare dopo, adesso bisogna tenere il piede fermo sull’acceleratore”.