Niccolai partì dalla Torres e si fermò solo davanti al Brasile di Pelè
Parte dalla Torres la storia di Comunardo Niccolai, che poi conquistò lo scudetto col Cagliari e divenne vicecampione del mondo. Arrivato a Sassari da adolescente, trovò spazio in prima squadra e poi passò direttamente al Cagliari neopromosso in serie A, quando da Leggiuno era arrivato un giovane Luigi Riva. Coi rossoblù del capo di sotto svoltò, divenne titolare in prima squadra e partecipò alla lunga cavalcata che portò allo scudetto del ’69/’70 e all’avventura col blocco-Cagliari ai Mondiali di Messico ’70.
Aveva giocato il secondo tempo al suo esordio in Nazionale, ma partì titolare alla prima gara dei Mondiali in Messico. A causa di un infortunio fu costretto a uscire ma fece parte della spedizione azzurra che superò la Germania col leggendario 4-3. Poi arrivò il Brasile stellare di Pelè che conquistò la finalissima. Ma quel toscano celebre per i suoi autogol in realtà era uno grandissimo stopper e divenne vicecampione del mondo. Sei mesi dopo la scomparsa di Gigi Riva se ne va un altro simbolo del calcio di una volta. Quando i compagni dello Scudetto si trovavano nella camera mortuaria per salutare Rombo di Tuono si scambiavano informazioni sullo stato di salute di Niccolai. Era ricoverato e si è spento a 77 anni.