Il progetto al Museo della Tonnara (MUT) di Stintino.
Si è concluso il progetto a Stintino con la consegna delle copie dei reperti archeologici e della tradizione marinara da esposizione al Mut. Si chiama “Percorso tattile/sensoriale: accessibilità e fruizione di beni culturali” il nome del progetto con il Museo della Tonnara di Stintino, il Museo del Porto di Porto Torres e i Depositi archeologici del Comune di Tergu.
Ieri sera il Museo della Tonnara di Stintino ha ricevuto riproduzioni realizzate con laser scanner e stampanti 3D di un askos a forma di tonno del 60-80 d.C. e di vertebre di tonno rinvenute in scavo. Questi oggetti sono ora a disposizione dei visitatori per essere toccati e osservati da più vicino, offrendo un’esperienza tattile e sensoriale unica sia per i bambini che per gli adulti.
Il progetto ha incluso anche la riproduzione di altri reperti: due ollette della prima metà dell’XI secolo, una coppa in ceramica decorata dello stesso periodo, una brocca trilobata della seconda metà dell’XI secolo, un casco da palombaro della metà del XX secolo e uno strumento di navigazione ipotizzato del XVIII secolo, esposti al Museo del Porto di Porto Torres. Alle copie realizzate con le stampanti 3D si affiancano le riproduzioni “dal vero” dell’askos a forma di tonno, realizzate dall’artista Giovanni Antonio Chessa con tecniche classiche di modellatura dell’argilla e cottura in forno.
Gli interventi di laser scanner per la rilevazione dei reperti sono stati autorizzati dalla funzionaria archeologa Dott.ssa Gabriella Gasperetti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro del Ministero della Cultura. Hanno collaborato alla buona riuscita delle attività la m&m Grafica di Monica Farina, con la ideazione e produzione dei segnalibri divulgativi del progetto, e la Poom_Design con Mauro Consolati per i lavori di ebanisteria complementare alla riproduzione dello strumento di navigazione.
L’obiettivo dell’accessibilità universale, individuato dall’associazione CLIC – Circolo delle lingue, delle informazioni e delle culture, capofila del progetto, e dai partner (Accademia di Belle Arti di Sassari “Mario Sironi”, i Comuni di Porto Torres, Stintino e Tergu, il Museo del Porto, il MuT, l’Associazione Assovela, ANGSA. A.P.S. – Associazione Nazionale Genitori di soggetti autistici di Sassari e la New Age Soc. Coop Sociale), mira a creare percorsi tattili/sensoriali come primo passo verso un pieno e corretto accesso al patrimonio culturale. Questo approccio promuove la partecipazione democratica alla conoscenza, in linea con la Convenzione del Consiglio d’Europa (STCE n. 199) – Faro 2005 sul valore dell’eredità culturale per la società e la Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità.
Il progetto, coordinato dalla vicepresidente dell’ass. CLIC Alba Canu, è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e realizzato in stretta partnership con l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. La Prof.ssa Manca di Mores, docente di Beni culturali e ambientali, e il Prof. Pier Paolo Luvoni, docente di Tecniche plastiche contemporanee e coordinatore del laboratorio di fabbricazione digitale Art Lab dell’Accademia Sironi, hanno diretto e sviluppato le parti operative del progetto, inclusa la rilevazione laser scanner e la riproduzione con stampanti 3D di nuova generazione.
Il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Prof. Daniele Dore, ha proseguito l’impegno del suo predecessore, il compianto Prof. Antonio Bisaccia, mettendo a disposizione le risorse umane e tecnologiche del programma PNRR e.INS – Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia, Spoke 2, in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari. Questo progetto punta a rafforzare la competitività del sistema turistico-culturale della Sardegna attraverso il trasferimento tecnologico, la creazione di nuove conoscenze e lo sviluppo di competenze mediante la collaborazione sinergica tra università, centri di ricerca, settore imprenditoriale e società.