Il Comune di Stintino risponde sul numero chiuso alla Pelosa.
“Non c’è nessun caso Stintino e le foto scattate con il drone nelle giornate considerate più affollate parlano da sole. Alla Pelosa di Stintino il numero chiuso viene rispettato e i controlli ci sono”. È la posizione dell’amministrazione comunale del paese turistico che in tutti questi anni ha lavorato con l’obiettivo di preservare la spiaggia gioiello della Sardegna. Una precisazione dovuta anche ad alcuni articoli di stampa.
“Può succedere che chi fa il biglietto e arriva in tarda mattinata trovi la parte della spiaggia, lungo la battigia, più affollata di quanto si immagini. È ovvio, inoltre, che anche difficilmente troverà parcheggio, anche se lungo la strada ci sono circa 400 stalli”, afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana.
Al primo cittadino non convincono neanche le fotografie fatte da alcuni bagnanti. “Quelle scattate dal basso ingannano e si sa – fa presente Diana –, perché schiacciano la prospettiva e mostrano gli ombrelloni vicini tra loro. Le fotografie prese dall’alto, invece come le abbiamo scattate noi con il drone, mostrano una situazione differente: una spiaggia ridotta nelle dimensioni ma ombrelloni distanziati”.
Più di una volta la cooperativa che quest’anno gestisce l’arenile ha esposto un cartello che avvisava che la spiaggia era “sold out”. “Controlliamo prevalentemente la passerella principale – afferma Corrado Ughi della Vosma – e a una certa ora ci concentriamo con i controlli sulla spiaggia, che vanno da dopo il chiosco sugli scogli sino al baretto dei Ginepri”. Oltre ai 1500 paganti previsti, poi, sono ammessi gratuitamente i minori di 12 anni, così come da regolamento approvato dal Consiglio comunale dalla scorsa primavera.
C’è da aggiungere che scendere in spiaggia non è vietato. Infatti, ci si può arrivare per il tempo necessario a fare una passeggiata (il bagnasciuga è ad accesso libero per una larghezza di 5 metri), una fotografia, addirittura anche per fare il bagno e poi andare via. A fare i controlli, ogni giorno, c’è il personale della cooperativa e i barracelli. E proprio le guardie rurali più di una volta sono intervenute per fare sanzioni a chi fuma in spiaggia oltre che, anche loro, invitare a lasciare la spiaggia coloro che erano sprovvisti di bracciale.