A Stintino torna l’appuntamento con Dialogando.
Dopo un anno di pausa, causa Covid-19, ritorna a Stintino Dialogando, l’appuntamento sui temi interreligiosi, interculturali e della cooperazione che dal 2015 a oggi ha portato il paese costiero al centro del Mediterraneo. Quella che si aprirà sabato 4 dicembre, alle ore 9 e 30, al museo della Tonnara sarà la sesta edizione del convegno internazionale che metterà a confronto esponenti religiosi, politici, diplomatici, accademici, del mondo del volontariato e tecnici della cooperazione.
Quest’anno una sessione del convegno sarà dedicata al tema dell’Afghanistan. Il convegno sarà anche l’occasione per inaugurare il presepe a grandezza naturale di Stintino, “Betlemme d’Europa”, allestito per le vie del paese. Il convegno è organizzato dal Comune di Stintino, in collaborazione con l’associazione il Tempo della Memoria, il Centro studi sulla civiltà del mare, la Fondazione di Sardegna, l’Università di Sassari.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Stintino, Antonio Diana, ad aprire le relazioni sarà la lettura inaugurale di fra Jerzy Norel, delegato generale per il dialogo ecumenico e interreligioso, nonché direttore del Centro francescano internazionale per il dialogo (Cefid) di Assisi. Norel illustrerà al pubblico la sua esperienza francescana attraverso una relazione dal titolo “Dialogando con la vita – qualche spunto per costruire la cultura del dialogo in contesto interreligioso”.
Sono sei le sessioni previste, durante le quali si alterneranno personaggi di spicco della cultura e della politica italiana e internazionale.
La prima sessione dal titolo “Dialogando sul Mediterraneo“, moderata dall’assessore alla Cultura del Comune di Stintino Francesca Demontis, vedrà partecipare con collegamento a distanza il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Saranno presenti, invece, l’ambasciatore libanese alla Santa Sede Farid El Khazen, il vice direttore centrale per i paesi dell’Africa subsahariana al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Fabrizio Lobasso, per l’Ufficio coordinamento per il Mediterraneo OIM sarà presente Rossella Celmi, quindi Claudio Rossi, docente dell’Università La Sapienza e dell’Università di Roma Coris.
La seconda sessione avrà come tema il “Dialogo interculturale” e sarà moderata dalla direttrice del Mut di Stintino Esmeralda Ughi. Tra i relatori Anna Paolini direttrice dell’Ufficio Unesco a Doha, Aziz Pollazhani rettore dell’Università Mother Theresa, Skopje del Nord Macedonia, Marija Efremova ambasciatrice del Nord Macedonia alla Santa Sede; Giuseppe Rao consigliere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enrico La Rosa, dell’Osservatorio di Geopolitica e Antropologia, Federico Antonelli direttore dell’Istituto italiano di Cultura in Cina, Mariantonietta Cocco dell’Università di Sassari.
La terza sessione, sul tema della cooperazione decentrata, sarà moderata dal professor Alberto Merler dell’Università di Sassari. Tra i relatori si alterneranno Federico Chiodi direttore dell’Associazione italiana per la solidarietà tra i popoli, Alfio Foti, quindi Lavinia Rosa dell’associazione Ponti non Muri, Salvatore Sanna dell’Acli provinciale di Sassari, Franco Cuccureddu copresidente Isprom e Alessandro Lai Ceo di Wau
Il tema attuale sull’Afghanistan troverà spazio nella quarta sessione, moderata da Plinio Innocenzi. Si alterneranno al tavolo dei relatori Sergio Maffettone capo di Gabinetto del sottosegretario del ministero degli Affari esteri, quindi Susanna Fioretti presidente di Nove Onlus e Alberto Bortolan, esperto di cooperazione e già responsabile Utc Kabul.
La quinta sessione sarà incentrata sulla cooperazione universitaria. All’incontro, moderato dalla docente dell’Università di Sassari Stefania Zanetti, parteciperanno Piero Cappuccinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei, Giovanna Seddaiu del Centro interdipartimentale sulla Desertificazione dell’Università di Sassari e Michele Guirguis dell’Università di Sassari.
La sesta e ultima sessione, moderata del docente dell’Università di Sassari Quirico Migheli, sarà l’occasione per Luciana Goisis, docente del corso di Sicurezza e Cooperazione internazionale, per parlare delle esperienze di cooperazione degli studenti del corso.