Il piano per il litorale di Stintino.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale stintinese è disciplinare l’utilizzo del demanio marittimo ma anche dare un’organizzazione ai territori che si trovano in prossimità del litorale, regolamentando l’accessibilità viaria e pedonale. E per farlo la giunta comunale, guidata dal sindaco Antonio Diana, nei giorni scorsi ha approvato il Piano di utilizzo dei litorali. Il documento, in una seconda fase, dovrà approdare in consiglio comunale e l’esecutivo – già da questo mese di marzo – è pronto ad avviare un percorso di condivisione con la cittadinanza.
“Come abbiamo fatto a suo tempo per il primo Puc – afferma il primo cittadino Antonio Diana – anche per la realizzazione di questo primo Piano dei litorali, è nostra intenzione coinvolgere gli stintinesi nelle scelte che riguardano il territorio”.
«In quelle aree, che sono anche siti di interesse comunitario e zone di salvaguardia, vivono specie animali che devono essere tutelate. Così come deve essere preservato l’ambiente circostante. Ebbene – prosegue Diana –, tutto questo deve poter convivere anche con le necessità di sviluppo economico del territorio, con le attività imprenditoriali già avviate o future che proprio da quei luoghi traggono sostentamento. Ci deve essere la consapevolezza che le azioni che si adottano oggi avranno delle ricadute nel futuro.
Il Piano individua sul territorio comunale sei sotto ambiti costieri omogenei: Ezzi Mannu, le Saline, le Tonnare, il centro urbano, la Pelosa e le falesie. Un totale di oltre 50 chilometri di costa, tra mare di fuori e litorale affacciato sul golfo dell’Asinara, che l’amministrazione vuole tutelare e organizzare.
A partire, a esempio, dal litorale delle Saline, nell’area della foce dello stagno di Casaraccio e nel tratto compreso tra la torre e la foce dello stagno di Pilo. Tra le priorità, infatti, c’è quella di valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale attraverso azioni di salvaguardia e recupero del sistema dunale lungo il litorale delle Saline e promuovere lo sviluppo sostenibile delle attività economiche turistiche legate alla gestione dell’ambiente naturale e delle sue risorse e alla balneazione. Azioni che mirano a una attività di infrastrutturazione lungo tutto quel tratto di litorale.