L’ex mulino di Uri.
Negli anni ’60 casa Merella-Delogu, edificio costruito nell’800 di circa 200 metri quadri, ospitava anche il mulino del paese, dove si macinava il grano e si produceva la farina. Questa struttura, ormai inutilizzata e in stato di degrado nel centro storico di Uri, sarà recuperata e si trasformerà in un centro prelievi dell’Avis grazie a un progetto fortemente voluto e studiato nei minimi particolari dall’Associazione di volontariato.
La rinascita di questo spazio sarà resa possibile in virtù della donazione che le famiglie Secchi-Merella e Pinna-Dettori hanno disposto un anno fa a favore dell’Avis comunale di Uri e del finanziamento straordinario di 310 mila euro da parte della Regione Sardegna. Fondamentale anche il sostegno della Fondazione di Sardegna che ha consentivo di procedere con le operazioni di bonifica del sito.
I dettagli del progetto sono stati illustrati venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Uri. Ad aprire l’incontro è stato il presidente dell’Avis di Uri Graziano Agus: “È passato poco più di un anno da quando il nostro socio Tonino Sechi assieme al fratello Nicola e il dottor Sebastiano Pinna hanno deciso di donarci questo stabile storico di proprietà delle loro famiglie. Noi abbiamo fatto subito nostra la proposta immaginando di far nascere un centro prelievi, dove poter fare le raccolte di sangue, ma non solo. Da una decina d’anni, con il patrocinio del Comune di Uri, eseguiamo i prelievi con la consegna dei referti ai pazienti in terapia anticoagulante, nel 2023 sono stati circa 600, e da circa 7 anni eseguiamo i prelievi per esami di chimica analitica, 400 nell’anno appena terminato. Potremmo, inoltre, concedere la nostra struttura a liberi professionisti per lo svolgimento di visite specialistiche”.
La struttura sarà accessibile a tutti e dotata anche di una sala conferenze multimediale, dove svolgere le riunioni, convegni e corsi per la formazione del personale. “Siamo davvero felici e orgogliosi di questo progetto – ha sottolineato Agus – che vedrà la luce grazie all’interessamento degli onorevoli Piero Maieli e Michele Pais“.
L’obiettivo del progetto, hanno spiegato i volontari dell’Avis, è avere una sede dove il donatore si senta coccolato e di farla ridando valore a un importante edificio, i cui lavori di ristrutturazione inizieranno a breve con il proposito di vederli conclusi entro un anno.
Presenti all’incontro di venerdì scorso il sindaco di Uri Matteo Dettori, il presidente dell’Avis provinciale Antonio Dettori, il presidente dell’Avis Sardegna Vincenzo Dore, il geometra Demetrio Chessa, l’architetto Gian Mario Dettori, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il consigliere regionale Piero Maieli.
“Questo intervento – ha commentato il primo cittadino – permetterà al nostro centro storico di presentarsi più decoroso, accogliente e soprattutto vivo”. I presidenti Dettori e Dore si sono complimentati con i volontari di Uri per “un progetto ambizioso che invoglierà le persone a donare sangue”.