Quelle strade di Sassari dove si corre oltre i 100 all’ora e si rischia la tragedia

Aumentano le segnalazioni di comportamenti a rischio degli automobilisti a Sassari.

Sassari come un autodromo. Le strade cittadine sono percorse, da vetture lanciate a tutta velocità, notte e giorno, dal centro alla periferia alle borgate. Un’evidenza testimoniata dall’incremento degli incidenti registrati nelle ultime settimane i cui esiti, come ha dimostrato la morte del diciannovenne Alessio Murgia, deceduto nello schianto di mercoledì in corso Margherita di Savoia, possono diventare tragici. Sono diversi gli epicentri del fenomeno ma uno in particolare si staglia, ancora una volta, come scenario primo delle corse a pieno gas: piazzale Segni.

Il quadrato, appena cala il buio, si trasforma in un vero e proprio circuito per moto e macchine, che rombano per ore esasperando i residenti dei vicini palazzi. Decine le segnalazioni alle forze dell’ordine che, nel 2016 con l’operazione “Grand prix”, erano intervenute sequestrando alcuni veicoli e stroncando la pericolosa moda delle corse clandestine. Ma le sgasate non si fermano qui e i tachimetri impazziscono anche nel cuore di Sassari. L’ultimo tratto del corso Vittorio Emanuele, denunciano alcuni abitanti, presta i suoi stretti fianchi alle accelerate e alle sgommate così come, andando in direzione del monte Rosello, viale Sicilia e via Pascoli. In questo caso i rettilinei diventano una tentazione per l’azzardo di conducenti che non si fanno troppi scrupoli a lanciare, ben oltre il consentito, anche auto di grossa cilindrata.

E i passaggi frequenti di veicoli trasformati in bolidi arrivano, in particolare, alle orecchie di chi vive nelle vicinanze del ponte Rosello, le cui giunture vibrano e scricchiolano sotto le gomme. La mappa si completa, in parte, con via Milano e lo stradone di Predda Niedda, spesso teatro di scontri tra automobili o investimenti dei pedoni. E c’è poi chi rischia di finire contro i guardrail o altri conducenti affrontando le curve di Scala di Giocca come se si trovasse a disputare il gran premio di Montecarlo. La violazione dei limiti di velocità non riguarda solo il nucleo centrale del capoluogo turritano. Anche a Li Punti si accumulano le denunce dei comportamenti fuori controllo: in via Camboni e nelle piazzette adiacenti, oltre a sfiorare i 100km/h, chi guida non lesina testacoda, gimcane e altre acrobazie. Un malcostume che mette a repentaglio l’incolumità di chi si trova nell’abitacolo e di tutti coloro che rischiano di divenire vittime dell’imprudenza altrui.

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