Paura del Covid, i rom si accampano in piazzale Segni

I Korakhanè sono ancora accampati a piazzale Segni nonostante i divieti dell’amministrazione comunale sassarese.

A piazzale Segni tornano i rom. Sono sei i camper dei Korakhané, comunità musulmana di stanza a Piandanna, parcheggiati, da ieri notte, nello slargo vicino al Palaserradimigni nonostante gli ammonimenti dell’amministrazione comunale sassarese. “Lì non possono sostare”, afferma anche oggi Gianfranco Meazza, neo-assessore ai Servizi sociali.

Proprio Meazza, nei giorni scorsi, ha incontrato i Korakhanè in via Zara, sede dell’assessorato, respingendo l’intenzione della comunità di ricollocarsi altrove dopo il cluster covid scoppiato a Piandanna, all’inizio di settembre, tra i confinanti rom ortodossi. Un focolaio che ha fatto registrare diversi positivi e anche un morto e che ora, secondo le autorità sanitarie, sarebbe sotto controllo. Le rassicurazioni non convincono però i musulmani decisi a trovare una sistemazione altrove, tra le mura cittadine e all’aperto: “Devono tornare al campo”, continua l’assessore.

“Gli uffici stanno elaborando una soluzione.” Ad aggravare il contesto anche la mancata vaccinazione dei Korakhané, una necessità che è stata ribadita loro dallo stesso Meazza. Nel frattempo rimangono fermi i soldi- oltre 500mila euro- stanziati dalla Regione Sardegna nel 2018 e destinati all’inclusione sociale e abitativa dei rom di Piandanna. La ricerca di immobili da affittare alle famiglie, ortodosse e musulmane, è finora caduta nel vuoto.

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