Treni ad idrogeno, opportunità per Porto Torres: “Una filiera di produzione e stoccaggio”

Una filiera di produzione a Porto Torres.

Il finanziamento del collegamento ferroviario Sassari-Alghero-Aeroporto con treni a idrogeno è un’opportunità, secondo il consigliere regionale Antonello Peru. Ma solo se diventa il primo passo per realizzare da un lato una filiera di produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili nell’area industriale di Porto Torres, e dall’altro per avviare il nuovo assetto della mobilità sostenibile di tutta la nuova Città metropolitana di Sassari coinvolgendo i 66 comuni che la compongono. Questo per consentire anche al più piccolo dei comuni dell’area metropolitana dovrà potersi collegare in tempi rapidi con tutti gli altri centri del nord ovest dell’isola.

Una buona notizia.

“I 140 milioni di euro di finanziamento che arrivano dal Governo sono indiscutibilmente una buona notizia ma vogliamo prima di tutto pensare che siano davvero solo l’inizio di un percorso per ridurre il divario esistente tra le infrastrutture ferroviarie della nostra Regione e quelle del resto del Paese. Deve essere il primo intervento di una strategia complessiva e di una serie di proposte articolate che la regione deve presentare al Governo. Collegamenti rapidi e sicuri tra nord e sud ma anche tra est e ovest dell’isola. Questo deve essere l’obiettivo finale da perseguire, iniziando proprio da questo progetto pilota“, ha affermato il consigliere regionale.

La transizione energetica.

Sarà il nord dell’isola a far partire la transizione energetica, per questo si ritiene che debba essere funzionale al futuro che si vuol dare alla nuova Città Metropolitana di Sassari. Collegamenti veloci e rispettosi dell’ambiente non solo tra Sassari e Alghero, ma anche dalle zone interne a quelle costiere e a quelle urbane. Così da poter ragionare anche in termini di sviluppo economico del territorio, ma anche di contrasto al fenomeno dello spopolamento.

“È evidente che chi abita in un piccolo centro dell’interno potrà decidere di rimanere nel suo Comune se potrà spostarsi e raggiungere il resto del territorio in tempi rapidi – prosegue ancora Peru -. Questo finanziamento non è importante solo per la parte infrastrutturale ma perché introduce la possibilità di utilizzo di treni a idrogeno verde e dunque prodotto esclusivamente da fonti di energia rinnovabile. Ebbene dove produrre l’idrogeno verde che serve per alimentare i treni? La risposta a mio avviso è scontata e presuppone l’eliminazione di ogni tipo di ipotesi che preveda la produzione in altre parti dell’isola o addirittura in ambito extra regionale“.

L’importanza di Porto Torres.

Il consigliere regionale ha rimarcato come Porto Torres abbia tutte le caratteristiche per avviare la prima vera filiera dell’idrogeno verde in Italia. Partendo dal potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili nel nord Sardegna, adeguando il Piano energetico regionale e prevedendo un mix di tutte quelle disponibili: dalle biomasse all’eolico, dal fotovoltaico all’idroelettrico, compresa la produzione di energia dal mare. L’energia prodotta, entro una logica di filiera corta, sarà utilizzata per la produzione di idrogeno verde attraverso un elettrolizzatore e i conseguenti impianti di stoccaggio, da realizzare proprio nell’area industriale di Porto Torres. In pratica si avrà la possibilità di produrre, stoccare e distribuire l’idrogeno verde che servirebbe non solo ad alimentare i treni ma avvierebbe una vera e propria transizione green proprio dal nord Sardegna. “Io credo che sia assolutamente necessario che la Regione attivi subito un tavolo tecnico, coinvolgendo anche l’Arst, destinataria del finanziamento, e l’attuale rete metropolitana, per trasformare quello che oggi è un progetto pilota in una imperdibile opportunità di sviluppo per il nord Sardegna e per l’intera isola”, conclude.

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