Antenna per i cellulari nel centro di Sorso: la discussione in Consiglio comunale

La discussione sull’installazione dell’antenna 4G a Sorso.

Durante l’ultimo Consiglio comunale, a Sorso, su richiesta della consigliera del Partito Democratico Maria Giovanna Delrio, il sindaco Fabrizio Demelas ha illustrato lo stato dell’arte relativo all’installazione dell’antenna 4G in via Piave.

Già presente un’antenna.

Il primo cittadino ha affermato che l’amministrazione è impotente dinanzi al parere positivo dell’Arpas e non può in alcun modo scongiurare l’installazione perché, precedenti alla mano, ogni tentativo in questo senso tramite ordinanze verrebbe cassato. L’installazione presso la scuola dell’infanzia non costituirebbe difficoltà perché il raggio di azione non lambirebbe lo stabile. Inoltre, poiché era già presente un’antenna installata presso un privato, che verrà dismessa, la nuova antenna non cambierebbe lo stato delle cose. Per ogni variazione del servizio, da 4G a 5G, ad esempio, l’Arpas costituisce presidio di controllo e difesa per la tutela dei cittadini.

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Il parere del circolo Pd.

“Precisiamo tuttavia che l’iter per l’installazione è molto complesso e, stando a direttive regionali in materia, ogni installazione prevedrebbe comunque l’espressione di un parere da parte del Comune. Uno strumento, questo, che avrebbe anche permesso di correggere eventuali errori passati, come l’installazione presso un privato, individuando aree differenti – fanno sapere dal circolo Pd -. Peraltro, il parere espresso dall’Arpas è un parere favorevole ma condizionato: esso invita, cioè, a tenere conto di alcuni elementi, come l’esposizione per più di quattro ore di persone fisiche alle emissioni dell’antenna, per stabilire la fattibilità della cosa. Siamo a favore del progresso e non neghiamo la necessità di migliorare l’impianto delle telecomunicazioni nel territorio. Crediamo, tuttavia, che questo progresso sarebbe potuto avvenire con maggiore serenità, se soltanto si fossero seguite le direttive regionali, garantendo informazione e condivisione coi cittadini. Una condivisione non solo possibile ma addirittura prescritta dalla legge”.